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29 Maggio, 2013
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LA FONDAZIONE RUGGERO MARIA SANTILLI ANNUNCIA
CONFERMA SPERIMENTALE DELLA
MANCANZA DI ESPANSIONE DELL'UNIVERSO
Summary
Sono stati recentemente pubblicati dei risultati sperimentali, basati sui misure indipendenti fatte in Europa e negli Stati Uniti [15], che hanno confermato il cosiddetto “IsoRedShift di Santilli della luce solare all'alba ed al tramonto”, scoperto da R. M. Santilli (vedere Curriculum) in una serie di pubblicazioni scientifiche, sia matematiche che teoriche e sperimentali [7-14], in un programma di ricerca, iniziato nel 1978, quando Santilli era all'Università di Harvard, e finanziato dal Dipartimento dell'Energia degli Stati Uniti. Le nuove misure confermano che, nella transizione dallo Zenith all'orizzonte, la luce del sole mostra uno spostamento di circa 100 nanometri verso il rosso per tutte le frequenze, in mancanza di qualsivoglia apprezzabile moto relativo tra il sole, l'atmosfera e l'osservatore. Dunque, le misure confermano che la luce perde energia, E = hν rilasciandola ai mezzi freddi e dunque sperimentando un abbassamento della sua frequenza ν, in accordo ad un nuovo processo atomico che risulta essere indipendente dai processi molecolari, dagli urti, dall'emissione e dall'assorbimento. Poichè l'IsoRedShift di Santilli è strutturalmente analogo allo sostamento verso il rosso (redshift) cosmologico, e dunque richiede una singola legge fisica, gli studi [7-15] stabiliscono che lo spostamento verso il rosso delle galassie è dovuto in modo predominante dalla cessione d'energia da parte della diretta luce galattica al mezzo intergalatico notoriamente freddo, falsificando in tal modo la congettura della continua espansione dell'universo, la congettura della sua (dell'universo) espansione accelerata, e relative congetture addizionali. Come nel caso di Galileo Galilei nel 1600, grazie ai suoi studi comprensivi, Santilli ha impedito il ritorno al Medioevo con la Terra posta al Centro dell'universo come conseguenza dell'accelerazione dell'espansione, come era stato originariamente denunciato da E. Hubble, F. Zwisky, L. de Broglie ed altri famosi scienziati.
SINTESI
Basandosi su precedenti osservazioni astrofisiche, come quelle di V. Sllipher [1], E. Hubble [2] derivò la legge approssimata secondo cui lo spostamento verso il rosso della luce galattica è proporzionale alla distanza delle galassie in "tutte" le direzioni radiali dalla Terra, e lo spostamento verso il rosso si ha essenzialmente per "tutte" le frequenze della luce galattica, in accordo con la ben nota legge
(1) z = λg/λe - 1 ≅ H d,
dove: λg(λe) è la lunghezza d'onda della luce della galassia (sulla Terra), H è la costante di Hubble e d è la distanza delle galassie in tutte le possibili direzioni radiali da Terra.
Subito dopo questa scoperta, F. Zwisky [3] fece l'ipotesi della "Luce Stanca" in accordo alla quale lo spostamento verso il rosso cosmologico è dovuto alla perdità d'energia della luce dovuta agli urti con il mezzo intergalattico. L'ipotesi di Zwicky venne (correttamente) falsificata sulla base del fatto che gli urti disperderebbero la luce in tutte le direzioni, impedendo in tal modo di vedere le galassie, e per altre ragioni tecniche.
Lo scenario descritto (risalente agli anni 30 dello scorso secolo) non lascia nessuna alternativa se non quella di assumere che lo spazio intergalattico sia puremente Minkowskiano, con la conseguente esatta validità della simmetria di Lorentz [4], con l'applicabilità dello spostamento in frequenza di C. J. Doppler [5], e con la conseguente interpretazione della legge di Hubble tramite effetto Doppler,
(2) z = λg/λe - 1 ≅ H d = v/c.
come uno degli assiomi della Teoria della Relatività Speciale di A. Einstein's [6] .
Come risulato delle assunzioni di base di sopra si ha quanto segue:
1) La conseguente congettura dell'espansione dell'universo con una velocità proporzionale alla distanza dalla Terra, v = H d c;
2) La conseguente congettura dell'accelerazione dell'espansione (in quanto la congetturata velocità aumenta all'aumentare della distanza dalla Terra),
3) L'addizionale congettura del big bang (nella speranza di giustificare la congettura dell'espansione e della sua accelerazione tramite un'esplosione primordiale),
4) L'addizionale congettura di vasta portata dell'espansione dello spazio stesso (nella speranza di evitare che la Terra stia al centro dell'universo),
5) L'addizionale congettura della materia oscura che circonda le galassie (dovuta al fatto che lo spostamento verso il rosso all'interno delle galassie non è compatibile con quello cosmologico);
6) L'addizionale congettura di un'invisibile energia oscura che comporrebbe la maggior parte dell' universo(nella speranza di ottenere in qualche modo una rappresentazione della congetturata espansione); and
7) Addizionali congetture correntemente imposte e dovute alle note insufficienze della precedente catena di congetture, come la congettura dell'ancora addizionale esistenza di misteriose ed invisibili particelle dette neutralini, che si ha il coraggio di ipotizzare per via dell'impossibilità di rilevare la materia oscura, eccettera.
Nonostante la potenza scientifica dell'assunta validità della Relatività Speciale negli spazi intergalattici, Hubble, Fritz, de Broglie ed altri famosi scienziati morirono senza accettare l'espansione dell'universo in quanto essa implica un ritorno al Medioevo con la Terra situata necessariamente al centro dell'universo per via dell'accelerazione radiale dell'espansione dalla Terra (vedere figura 1). Al di là di ciò, le congetture da 1) a 7) sono afflitte da insufficienze ed inconsistenze piuttosto serie, identificate in dettaglio nella letteratura di riferimento (vedere ad esempio referenze [12-15]).
Figura 1: RITORNO AL MEDIOEVO CON LA TERRA AL CENTRO DELL'UNIVERSO.
Si riproduce un diagramma di R. M. Santilli (vedere Fig. 33 di Ref. [15]) che mostra come la Terra al centro dell'universo sia una necessaria conseguenza dell' accelerazione dell'espansione. In effetti, per galassie G2 e G1 si ha lo spostamento verso il rosso cosmologico z2 = 2 z1 con conseguenti velocità v2 = 2 v1 poiché d2 = 2 d1 radialmente dalla Terra, indicata con E. Comunque, quando le stesse due galassie G2 e G1 sono esaminate dalla galassia G, hanno lo stesso spostamento verso il rosso cosmologico z2 = z1, e conseguentemente le stesse velocità v2 = v1 perchè d2 = d1 da G, mostrando così l'evidente inconsistenza fisica della congettura (2), mentre la legge sperimentale di Hubble (1) resta valida per tutti gli osservatori. In questo modo, Santilli illustra lo storico respingimento dell'ipotesi di espansione dell'universo da parte di E. Hubble, F. Zwicky, L. de Broglie ed altri famosi scienziati, dovuta all'inerente ritorno al medioevo con la Terra situata al Centro dell'universo. Notiamo che, contrariamente alla credenza popolare, la congettura di vasta portata dell'espansione dello spazio stesso implica ancora che la Terra deve stare al centro dell'universo in quanto l'accelerazione aumenta con la distanza radiale in tutte le direzioni, specificatamente e solamente dalla Terra.
Tutte le congetture da 1) a 7) sono state falsificate dallo scienziato italo-americano Ruggero Maria Santilli (Curriculum) tramite decenni di studi matematici, teorici e sperimentali condotti sui cosiddetti problemi dinamici interni riferiti a particelle estese (e dunque deformabili) ed onde elettromagnetiche che si propagano nei mezzi fisici, per i quali, è risaputo, le teorie scientifiche del 20-esimo secolo sono inapplicabili (piuttosto che violate) per numerose ragioni tecniche.
Santilli iniziò questi studi quando era al MIT (dal 1974 al 1977) ed in seguito al Dipartimento di Matematica dell'Università di Harvard (dal 1977 al 1981) con la creazione di una nuova matematica, realizzata specificatamente per i problemi dinamici interni, ed oggi nota come isomatematica di Santilli
(vedere il workshop in preparazione 2013),
dove il prefisso "iso" vuole enfatizzare la preservazione degli assiomi Einsteiniani originali e semplicemente giungerne ad una più ampia realizzazione [7].
Seguendo e solamente seguendo la realizzazione di una isomatematica più estesa, includendo passo dopo passo il "lifting" isotopico delle varie branche della teoria di Lie [7b] (che si sa essere alle fondamenta della Relatività Speciale), Santilli propose in una lettera scientifica [8] del 1983:
A) La generalizzazione isotopica dllo spazio-tempo di Minkowski, oggi noto come iso-spazio-tempo di Minkowski-Santilli, con la più generale non singolare metrica conosciuta che include come casi particolari tutte le possibili metriche in (3+1) dimensioni di Minkowski, Riemann, Fynsler ed altri
(3) x2 = xμg(t, r, v, d, τ, ρ, ν, ...)μνxν = x12/n12 + x22/n22 + x32/n32 - t2 c2/n42, nμ > 0;
dove la metrica g e gli n (n è la quantità caratteristica del mezzo considerato) non sono singolari, ma hanno invece una non ristretta dipendenza funzionale dal tempo t, dalle coordinate r dalle velocità v, dalla temperatura τ, dalla densità ρ, dalla frequenza ν, e da altre variabili locali ;
B) La copertura isotopica della simmetria di Lorentz oggi conosciuta come l'iso-simmetria di Lorentz-Santilli, che risultò essere una soluzione dello storico problema di Lorentz (ossia l'invarianza di tutte le possibili e localmente variabili velocità della luce all'interno dei mezzi fisici C = c/n4, dove n4 è l'indice di rifrazione), con conseguente derivazione della simmetria universale di tutte le possibili metriche (non singolari) di Riemann ed altri (vedere le referenze comprensive su Isotopies di Santilli sulla simmetria di Poincare e la Ref. [20] per avanzati trattamenti post-doc)
(4a) x'1 = x1, x'2 = x 2,
(4b) x'3 = γ* [ x3 - β* x4 (n3 / n4) ],
x' 4 = γ* [ x4 - β* x3 ( n4 / n3) ].
[4c] γ* = 1 / ( 1 - β*2 )1/2, β* = (v / n3) / (c / n4), x4 = t c;
C) Le isotopie della legge di spostamento Dopple, oggi conosciute come la legge di iso-spostamento di Doppler-Santilli, qui riscritta in prima approssimazione per semplicità
(5) λg ≈ λe (1 ± (v/c) (n4/n3) + ...).
Nel 1991, Santilli pubblicò delle monografie [9] con uno studio comprensivo del lifting isotopico delle teorie Newtoniane, Galileiane ed Einsteiniane, in cui enfatizzò per la prima volta che la luce che si propaga all'interno di mezzi fisici ammette uno spostamento verso il rosso o verso il blu, chiamati IsoRedShift (IRS) ed IsoBlueShift (IBS) rispettivamente, senza moti relativi tra sorgente, mezzo ed osservatore. Il meccanismo che origina l'IRS è la luce che rilascia un'energia E = h ν ad un mezzo generalmente freddo con conseguente abbassamento della frequenza ν, mentre il meccanismo che origina l'IBS è la luce che acquista energia da un mezzo generalmente caldo. Poichè questi meccanismi interagiscono con l'eccittazione e la de-eccittazione degli elettroni atomici, sono nuovi ed indipendenti da noti processi molecolari quali urti ed assorbimento.
La predizione di sopra era inevitabile in virtù dell'arbitraria dipendenza funzionale della metrica g o di quantità caratteristiche, che portano al risultato per cui la legge (5) ammette la particolare forma caratterizzata dall'espansione del termine isotopico n4/n3 nella distanza d percorsa dalla luce all'interno del mezzo, oggi conosiuta come l'iso-legge di Doppler-Santilli, [9b]
(6) λg ≈ λe (1 ± (v/c) (1 ± S(t, r, v, d, τ, ρ, ν, ...)d + ...)
dove i primi segni ± si riferiscono ai contributi Doppler tradizionali ed i secondi segni ± si riferiscono agli spostamenti di IRS o di IBR, risultando dunque in quattro differenti spostamenti in frequenza.
Quando v/c is trascurabile (nominalmente, non c'è apprezzabile moto relativo), la legge di sopra ammette il seguente evidente caso particolare, conosciuto come l'iso-legge di Hubble-Santilli,[9b]
(7) λg ≈ λe (1 ± Hd + ...), [(v/c) (n4/n3) + ...)]v = 0 ≈ H d + ...,
dove H è esattamente la costante di Hubble, nonostante la validità della legge di sopra per la propagazione della luce in ogni mezzo fisico e non solo per lo spostamento verso il rosso cosmologico delle galassie. Evidentemente, la legge di sopra si manifesta quando le possibili velocità locali generano uno spostamento Doppler che è trascurabile rispetto al dominante iso-spostamento di Santilli.
Come è ben noto, la legge di Hubble è empirica e, dunque, senza alcun impianto teorico. Di contrasto, l'importanza della iso-legge di Santilli (7) è data dal fatto che questa è derivata univocamente e senza ambiguità dalla iso-simmetria di Lorentz-Santilli (4), e così verifica la cruciale condizione di consistenza di predire gli stessi valori numerici alle stesse condizioni a tempi diversi.
Per mostrare le implicazioni astrofisiche dei suoi studi, Santilli fornì in Ref. [9b] la prima verifica astrofisica dell'iso-legge (7) tramite una rappresentazione numerica delle larghe differenze di spostamenti verso il rosso cosmologici per le coppie di quasar di Arp [10] e per le galassie a loro associate.
Durante i due decenni sucessivi, Santilli propose alla maggior parte di laboratori di fisica del mondo la verifica delle leggi isotopiche (6) e (7), alquanto semplice e priva di spese, tramite la misura degli attesi spostamenti verso il rosso della luce solare dallo Zenith all'orizzonte [9b] poichè, dopo tutto, la luce solare diventa rossa all'orizzonte. Nessuno prese seriamente in considerazione la proposta di Santilli nonostante le sue evidenti notevoli implicazioni per tutta la fisica dovute all'erronea percezione (vedere sotto) che gli esperimenti vennero proposti per mostrare una violazione degli assiomi di Einstein della Relatività Speciale.
In tal modo, Santilli non ebbe altra scelta che fare le misure lui stesso. Nel 2010, Santilli costruì assieme ai suoi tecnici (al laboratorio dell' Istituto per la Ricerca di Base in Florida la cosidettà Stazione Test per gli iso-spostamenti nella quale stabilì per la prima volta che una luce di un laser blu che si propaga in un tubo lungo 60 piedi mostra un IRS di circa
1/2 nanometro nella transizione dal vuoto a 1,000 psi propagandosi dentro un'aria avente una temperatura inferiore a 80o F [11,12]. Misure indipendenti [13] fatte nella stessa stazione hanno confermato l'esistenza, per la stessa luce di laser blu, dell'IRS per un'aria avente una temperatura inferiore a 80o F così comue dell'IBS per un'aria avente una temperatura superiore a 120o F.
A seguito della conferma sperimentale dell'iso-legge (7) per luce di frequenza individuale, Santilli realizzo nel 2012 [14] le prime note misure sistematiche stabilenti che nella transizione dallo Zenith all'orizzonte, l'intero spettro della luce solare mostra un IRS di circa 100 nm.
Le misure in Ref. [14] hanno recentemente ricevuto delle conferme sperimentali, indipendenti e sistematiche, tramite dei test fatti sia all'alba che al tramonto, sia negli Stati Uniti che in Europa. Tutte queste misure confermano l'IRS di circa 100 nanometri della luce solare nella transizione dallo Zenith all'orizzonte, con z = λg/λe - 1 ≈ 1/100 - 1 = - 0.99.
Figura 2. CONFERME SPERIMENTALI DELL'ISOREDSHIFT DI SANTILLI DELLA LUCE SOLARE. Una sovrapposizione dello spettro della luce solare allo Zenith e all'orizzonte ottenuta da una larga serie di misure di Santilli [14] che stabiliscono per la prima volta che la luce solare sperimenta direttamente un IRS di circa 100 nanometri nella transizione dallo Zenith all'orizzonte. Ulteriori misure [14] stabiliscono che l'IRS è progressivo, inizia ad esser misurabile a circa 90o di altezza, ed aumenta con la diminuzione dell'altezza fino allo spettro all'orizzonte di questa figura. Il maggiore IRS si ha negli ultimi dieci gradi d'altezza. Notare la scomparsa della luce blu all'orizzonte e l'emergere della luce infrarossa, non rivelata al livello del mare, quando il sole è allo Zenith. Queste misure sono state confermate indipendentemente e sistematicamente in Ref. [15] tramite dei test fatti sia negli Stati Uniti che in Europa, sia all'alba che al tramonto, che han mostrato tutti lo stesso IRS di circa 100 nanometri. Bisognerebbe notare che i 100 nanometri di IRS sono gli stessi sia per l'alba che per il tramonto [14,15], stabilendo così la validità dell'iso-legge (7), piuttosto che (6), in quanto gli spostamenti Doppler opposti all'alba ed al tramonto a causa della rotazione terrestre sono trascurabili rispetto agli iso-spostamenti di Santilli. In più notiamo anche che l'IRS della luce solare si manifesta a tutte le frequenze, essendo così strutturalmente analogo allo spostamento verso il rosso cosmologico (1), e dunque rendendo l'iso-legge di Santilli (7) universalmente valida per gli spazi intergalattici così come per la nostra atmosfera, nonostante le loro notevoli differenze in densità, temperatura, eccettera. Notare infine che la legge di Hubble (1) è stabilita empiricamente da dati sperimentali. In contrasto, l'iso-legge di Santilli (7) è unicamente e non ambiguamente caratterizzata dalla iso-simmetria (4), essendo dunque invariante nel tempo.
Notare che Eq. (7) è stata scritta in termini della legge di Hubble (1) poichè Santilli [14] ha essenzialmente confermato la validità della legge di Hubble nella nostra atmosfera. Dunque, le misure di Santilli dell'IRS stabiliscono la mancanza dell'espansione dell'universo e la conseguente assenza delle rimanenti congetture (Figure 3).
Oltre alla falsificazione sperimentale da parte di Santilli dell'espansione dell'universo a partire da assiomi isotopici verificati sperimentalmente, esiste una considerevole letteratura fenomenologica che falsifica l'espansione dell'universo tramite contraddizioni od insufficienze nei dati astrofisici esistenti (vedere ad esempio le Referenze [16,17]).
Si raccomanda di leggere sia la Ref. [18] che la Sezione 10 di Ref. [15] prima di avventurarsi su possibili giudizi in accordo ai quali lo spostamento misurato di 100 nanometri sarebbe dovuto agli urti. Le letture suggerite sono raccomandabili per impedire dubbi standard dovuti evidentemente al rigetto dell'ipotesi di "Luce Stanca" di Zwicky, secondo la quale la luce perderebbe energia per via degli urti (questo rigetto è evidentemente proposto per mantenere la validità della Relatività Speciale negli spazi intergalattici e dunque l'accettanza degli urti quali origine dell'arrossamento del sole all'orizzonte (anch'esso evidentemente proposto per mantenere la validità della Relatività Speciale, questa volta nella nostra atmosfera inomogenea ed anisotropa).
Ricordiamo che, in assenza di urti nell'atmosfera, il nostro cielo risulterebbe completamente nero, sia di giorno che di notte. Dunque, il processo d'urto di Rayleigh o di altri tipi resta cruciale per la rappresentazione del colore dell'atmosfera che circonda il Sole, ma i processi d'urto non hanno credibilità se riferiti alla luce del sole diretta poichè non possono aversi degli urti in linea retta.
Similmente, si raccomanda di leggere le Referenze [11-15] prima di avventurarsi in giudizi secondo i quali sarebbe l'assorbimento ad essere responsabile per l'arrossamento della luce solare all'orizzonte, in quanto questa credenza viola la nota legge fisica in accordo alla quale la luce blue è più penetrante, mentre quella rossa è assorbita più velocemente dall'atmosfera, come è stabilito dal colore blu del cielo quando il sole è allo Zenith, dal comportamento della luce solare immersa nel mare quando il blu è l'ultima luce visibile, e da altre evidenze fisiche.
C'è una diffusa credenza secondo cui le isotopie di Santilli violano gli assiomi Einsteniani della Relatività Speciale e, di conseguenza, si assume generalmente che le misure di IRS costituiscano una "violazione della della Relatività Speciale". Questa falsa credenza è generalmente dovuta alla mancanza di una conoscenza tecnica sufficiente degli studi di Santilli, in quanto, viceversa, le teorie isotopiche conservano gli assiomi di Einstein sia per concezione che per costruzione (vedere Ref. [19] per i dettagli).
In seguito alle conferme sperimentali, impressionanti e diversificate [11-15] e l'evidenza complementare [16-19], il punto di vista della Fondazione Ruggero Maria Santilli è che gli IRS ed IBS di Santilli costituiscono delle scoperte storiche poichè esse implicheranno inevitabilmente una revisione dell'intera conoscenza astrofisica accumulata sino ad oggi, in quanto tale conoscenza è basata su spostamenti verso il rosso e verso il blu tutti interamente dovuti al moto relativo e all'assunzione che gli spazi galattici siano vuoti, mentre in realtà non lo sono (vedere Ref. [21] per implicazioni in varie scienze quantitative). In ogni caso, le misure nelle Referenze [11-15] tolgono alla ricerca astrofisica corrente un carattere scientifico definitivo ed implicano una riesaminazione di molte fondazioni sia dell'astrofisica che della cosmologia, con particolar riguardo alla continua spesa di danaro pubblico per le eccessive ed ora sperimentalmente falsificate congetture da 1) a 7).
E' rimarchevole che uno scienziato italiano, Galileo Galilei, falsificò la credenza medievale della Terra al centro dell'universo avendo contro l'opposizione del più forte potere di quel tempo, quello del Vaticano. Al giorno d'oggi, quattro secoli più tardi, il destino di un altro scienziato nato in Italia, Ruggero Maria Santilli, è ancora quello di falsificare il fatto che la Terra sta al centro dell'universo contro l'opposizione di questo tempo, rappresentata dagli interessi accademici sulle teorie di Einstein.
In chiusura, ricordiamoche il primo workshop internazionale sull IRS di Santilli si tenne nel 2011 nella Republica di San Marino, nella penisola italiana, vedere
2011 IRS Workshop. Durante questo meeting, Santilli ricevette il più alto riconoscimento della Republica di San Marino per la scoperta di IRS ed IBS, vedere
Gran Croce dell' Ordine di Sant'Agata a Santilli. Per un precedente e più dettagliato blog sugli IRS ed IBS di Santilli, si può consultare
Evidenza Sperimentale della mancanza di espansione dell'universo.
Le relative pubblicazioni possono essere trovate su
Archivi della Fondazione Santilli.
La versione preliminare di un documentario di un'ora sul contenuto di questo annuncio può esser vista nel link
Una nuova rinascita in cosmologia
Figure 3: EVIDENZA VISUALE DELLA MANCANZA DI ESPANSIONE DELL'UNIVERSO. Come illustrato in questa figura, Santilli ha indicato sin dal 1991 [9] che l'arrossamento del sole al tramonto costituisce evidenza visuale della mancanza di espansione dell'universo in quanto si ha perdita d'energia dalla luce solare all'aria, con un conseguente spostamento verso il rosso senza alcun moto relativo tra il sole, l'atmosfera e l'osservatore. Lo stesso arazzo costituisce anche Evidenza visuale di assenza dell'accelerazione dell'espansione, poichè l'arrossamento del sole aumenta all'aumentare dell'altezza, cioè, con l'aumentare della distanza percorsa dalla luce solare nell'aria. Le misure nelle referenze [11-15] hanno essenzialmente confermato la validità della derivazione isotopica di Santilli (7) della legge di Hubble (1) e falsificato la sua interpretazione Doppler (2), con conseguente falsificazione delle congetture da 1) a 7).
ASSEGNI DI RICERCA
La Fondazione R. M. Santilli ha degli assegni di ricerca disponibili per astrofisici teorici e sperimentali interessati a condurre una re-ispezione dei dati astrofisici disponibili e paragonare la loro interpretazione tramite effetto Doppler (2) con quelle della iso-legge di Doppler-Santilli (6) o della iso-legge di Hubble-Santilli (7). Per le applicazioni, suggeriamo la sottomissione di : 1) Un sommario di una pagina della ricerca proposta; 2) I fondi richiesti e la loro ripartizione temporale; 3) Il CV dell'applicante (od applicanti). Suggeriamo di richiedere eventuali consulenze tecniche al maggiore esperto nel campo, Prof. R. M. Santilli alla email: basicresearch(at)i-b-r.org . Le applicazioni per le richieste di assegni di ricerca possono esser sottoposte a: Fondazione R. M. Santilli Foundation tramite email a: board(at)santilli-foundations.org.
REFERENZE PRINCIPALI
[1] V. Slipher, Popular Astronomy 23,: 21 (1915).
[2] E. Hubble, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America 15, 168 (1929).
[3] F. Zwicky, Proceedings of the National Academy of Sciences of the United States of America, {\bf 15}, 773 (1929).
[4] L. V. Lorentz, Philos. Mag. 34, 287 (1867).
[5] C. J. Doppler, Abhandlungen der Konigl. Bohm. Gesellschaft der Wissenschaften (V. Folge, Bd. 2, S. 465 (1842).
[6] A. Einstein, Ann. Phys. (Leipzig) 17, 891 (1905).
[7] R. M. Santilli. Foundation of Theoretical Mechanics, Volume I (1978) [7a], and Volume II (1982) [7b], Springer-Verlag, Heidelberg, Germany,
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-209.pdf
http://www.santilli-foundation.org/docs/santilli-69.pdf
[8] R. M. Santilli, "Lie-isotopic Lifting of Special Relativity for Extended Deformable Particles," Lettere Nuovo Cimento 37, 545 (1983),
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-50.pdf
[9] R. M. Santilli, Isotopic Generalizations of Galilei and Einstein Relativities, Vols. I [9a] and II [9b] (1991), International Academic Press,
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-01.pdf
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-61.pdf
[10] H. Arp. {\it Quasars Redshift and Controversies.} Interstellar Media, Berkeley (1987).
[11] R. M. Santilli, "Experimental Verifications of IsoRedShift with Possible Absence of Universe Expansion, Big Bang, Dark Matter, and Dark Energy," The Open Astronomy Journal 3, 124 (2010),
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-isoredshift.pdf
[12] R. M. Santilli, "Experimental Verification of IsoRedShift and its Cosmological Implications," AIP Proceedings Vol. 1281, pp. 882-885 (2010)
http://www.santilli-foundation.org/docs/Isoredshift-Letter.pdf
[13] G. West and G. Amato, "Experimental Confoirmation of Santilli's IsoRedShift and IsoBlueShift," Journal of Computational Methods in Sciences and Engineering, 12, 169 (2012),
http://www.santilli-foundation.org/docs/Confirmation-IRS-IBS.pdf
[14] R. M. Santilli, G. West and G. Amato. "Experimental Confirmation of the IsoRedShift at Sun at Sunset and Sunrise with Consequential Absence of Universe Expansion and Related Conjectures, " Journal of Computational Methods in Sciences and Engineering, 12, 165 (2012).
http://www.santilli-foundation.org/docs/Confirmation-sun-IRS.pdf
[15] H. Ahmar, G. Amato, J. V. Kadeisvili, J. Manuel, G. West, and O. Zogorodnia, "Additional experimental confirmations of Santilli's IsoRedShift and the consequential expected absence of universe expansion," Journal of Computational Methods in Sciences and Engineering, 13, 321 (2013),
http://www.santilli-foundation.org/docs/IRS-confirmations-212.pdf
[16] p. A. LaViolette, "Is the universe really expanding?" The
Astrophysical Journal 301, 544 (1986).
[17]. E. J. Lerner, "Evidence for a Non-Expanding Universe:
Surface Brightness Data From HUDF," arXiv:astro-ph/050961
[18] R. Cox, ``Comments on I. Gandzha's Paper: "Solar Redshift Calculation by the Rayleigh Scattering Mechanism," Hadronic J. Vol. 35 (2012), in press
\noindent which presents a comprehensive analysis of:
[19] R. M. Santilli, "Compatibility of Super/SubLuminal speeds with Einstein Special Relativity Axisoms," IBR prepeint May 2013, Submitted for publication
http://www.santilli-foundation.org/docs/super-sub-luminal-speeds.pd
[20] R. M. Santilli, Elements of Hadronic Mechanics, second edition,
Vol. I (1995) [20a], Vol. II 91995) [20b], Academy of Sciences, Kiev,
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-300.pdf
http://www.santilli-foundation.org/docs/Santilli-301.pdf
[21] I. Gandzha and J. Kadeisvili, New Sciences for a New Era:
Mathematical, Physical and Chemical Discoveries of
Ruggero Maria Santilli, Sankata Printing Press, Nepal (2011),
http://www.santilli-foundation.org/docs/RMS.pdf
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